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Crescenzago Crescenzago / Via Angelo Rizzoli

Via Rizzoli, un mese per riparare un ascensore: "Attesa inaccettabile"

Gli abitanti di un palazzo popolare protestano: la società che gestisce l'impianto ha fatto sapere che ci vuole un mese per reperire il motore dell'ascensore

Si rompe un ascensore e bisogna aspettare un mese perché lo si possa riparare. Succede a Milano, in via Rizzoli 17, e questo inconveniente "trasforma" l'edificio (che fa parte delle case popolari del Comune, gestite da Metropolitana Milanese) in una specie di prigione soprattutto per chi, per motivi di salute, non riesce a fare tutte quelle scale ogni giorno.

L'ascensore si è rotto la mattina del 17 ottobre, come segnala S.A., un residente nel palazzo, e la società che ha in gestione la manutenzione dell'impianto è già venuta con i propri tecnici per un sopralluogo. Risultato, si è guastato il motore e occorrerà circa un mese per aspettare che arrivi il pezzo, che non è in magazzino.

Una risposta che ha lasciato interdetti gli abitanti dell'edificio, tra cui, come si diceva, persone che hanno diverse patologie. Ad esempio all'ottavo piano vive una famiglia con una bambina di cinque anni cardiopatica e senza un polmone. Nel palazzo vivono anche anziani con ovvi problemi di deambulazione ed una donna operata al ginocchio sinistro: «Le hanno ricostruito il 'binario' della rotula con l'ausilio di due chiodi da quindici centimetri», spiega S.A.: naturale che non sia proprio "salutare" fare le scale ogni giorno in queste condizioni.

«Questo tempo d'attesa è inaccettabile», conclude S.A. amaramente.

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