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Loreto Cimiano / Via Padova

Da 'tunnel degli orrori' a galleria d'arte: ecco il progetto per il sottopasso di via Padova

Diverse associazioni puntano a cambiare radicalmente il volto del passaggio

Da 'tunnel degli orrori' a galleria d'arte a cielo aperto. Questo il progetto per il ponte ferroviario di via Padova 89, che la cooperativa Comin e le associazioni B-Cam, T12 Lab e ComunicareArte Atelier Spazio Xpò puntaano a cambiare radicalmente, trasformandolo da luogo di degrado e abbandono a spazio di bellezza.

Ponte di via Padova (da Comin)

Il piano di restyling

L'idea, scrive Comin, è quella di creare un passaggio "fruibile a tutti, una porta d'entrata alla città di Milano, un simbolo identitario del quartiere". Il progetto è stato presentato martedì 19 marzo in via Pimental attraverso un evento in cui è stato illustrato ai cittadini il duplice scopo dell'idea di restyling. Da una parte, ha specificato Comin, si punta a promuovere "una collaborazione tra organizzazioni e mettere insieme competenze e talenti del sociale, dell’arte e delle professioni creative; dall'altra a favorire l’incontro con le realtà del mondo profit, imprese, organizzazioni di categoria, realtà commerciali, istituzionali e filantropiche desiderose di giocare un ruolo da protagoniste in questo cambiamento".  

Gli obiettivi del progetto

Trasformare il 'tunnel degli orrori' sarà molto utile al quartiere ormai denominato Nolo sotto molti aspetti. Innanzitutto, scrive a MilanoToday Aldo Velardi di Comin, si vuole "rendere più bello e sicuro un tratto di via Padova percepito dai cittadini come simbolo di degrado, un luogo a cui la gente pensa solo in modo negativo (“è buio e poco sicuro alla sera”, “mi hanno borseggiato”, “piove acqua”, “c’è odore di urina”)". 

All'esterno del tunnel, come mostrano i rendering del progetto, dovrebbe essere posizionata la scritta luminosa 'Via Padova Mondo', messaggio che enfatizza "la dimensione multiculturale del quartiere e ne fa un segno di riconoscibilità e di orgoglio", come appunta Comin.

Ma come è nata l'idea di far nascere una galleria a cielo aperto in un tunnel ferroviario? "Il progetto - spiega Velardi - è frutto di un lavoro che mette insieme chi lavora da anni sulla coesione sociale del territorio e artisti di fama internazionale come Pao, Tomoko Nagao e Pablo Pinxit". Per realizzare il piano di riqualificazione  sarà necessario attrarre finanziamenti per circa 100mila euro, secondo le prime stime, nonché arrivare a un accordo col gruppo Rfi (Reti Ferroviarie Italiane) e l’assessorato all’Urbanistica del Comune di Milano per ottenere le autorizzazioni e i permessi necessari.

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