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L'acqua è un bene pubblico? Allora usiamola

Una borraccia in alluminio sostenibile e una fontanella pubblica. È l'iniziativa lanciata da In Borraccia! con il patrocinio del Comune di Milano. L'assessore Massari: "E' a favore di un consumo responsabile dell'acqua pubblica"

Si è parlato a lungo di acqua come bene pubblico, poi si consuma acqua minerale in abbondanza nelle confezioni in Pet (plastica), non biodegradabile e difficilmente riciclabile, soprattutto perché le bottigliette tendono ad essere abbandonate in luoghi impropri, dalla strada ai fiumi.
E se non bastasse, il Pet rilascerebbe sostanze nocive quando sottoposto a fonti di calore. Il che è più facile di quanto si immagini: è sufficiente un furgone pieno di bottiglie d'acqua fermo nell'assolato parcheggio di un ipermercato, in attesa che tutti i bancali vengano scaricati.


Questa è la premessa da cui è nata un'idea che ha coinvolto sia enti pubblici sia associazioni ambientaliste per un progetto lanciato questa mattina a Milano, "In Borraccia!" (www.inborraccia.org), che si prefigge due obiettivi: promuovere il consumo di acqua di rete e l'utilizzo di borracce in alluminio al posto delle bottiglie di plastica. La presentazione si è tenuta presso il negozio di consumo alternativo Chico Mendes, in Stazione Garibaldi a Milano.
La campagna si avvale del patrocinio del Comune di Milano e di Metropolitana Milanese, che ha finanziato il censimento delle 418 fontanelle del capoluogo (www.fontanelle.org), pubblicando anche una mappa cartacea.

  In Italia il 30% delle bottiglie di plastica viene riciclato e l'80% viaggia su gomma  


L'idea è semplice: immaginare milanesi e turisti in giro per la città con la mappa in una mano e la borraccia (rigorosamente in alluminio riciclabile) nell'altra. A caccia di acqua, un bene prezioso soprattutto d'estate, e possibilmente di acqua di rete, disponibile in grande quantità, gratuita e sottoposta a 250mila controlli all'anno per garantirne la potabilità e la sicurezza.


L'assessore all'ambiente Paolo Massari è stato chiaro su questo: "l'acqua di rete a Milano è sicura, questa iniziativa non è contro le acque minerali ma a favore di un consumo responsabile dell'acqua pubblica. In Italia solo il 30% delle bottiglie di plastica viene riciclato, e l'80% viaggia su gomma: bastano questi dati a dimostrare l'importanza di un'iniziativa del genere. Naturalmente è importante che l'acqua venga raccolta non in bottiglie di plastica vuote ma in bottiglie sostenibili come quelle in alluminio".


E' intervenuto anche il responsabile di Legambiente Turismo, Luigi Rambelli, che ha fatto notare che le bottiglie di plastica subiscono un ricarico fortissimo da parte di chi le vende (10-15 centesimi di costo, 1 euro mediamente il ricavo), e che l'alluminio è ideale in tutte quelle strutture dove il vetro (più sostenibile della plastica) non si può portare, come in spiaggia o in piscina.

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