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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Riforma trasporto pubblico: è scontro fra maggioranza e opposizione

La maggioranza parla di “responsabilità della sinistra” in caso di mancata approvazione della riforma. Il Pd rispedisce le accuse al mittente: “La Giunta regionale non onora gli impegni. Il ritiro del progetto di legge è un atto dovuto”. I dettagli

Un rimpallo di accuse. Così si è risolto il Consiglio regionale di ieri, nel quale si è discusso della riforma sul trasporto pubblico locale. La maggioranza attacca e accusa l'opposizione di fare ostruzionismo.

“Se la riforma del trasporto pubblico locale non dovesse essere approvata la responsabilità politica sarà del centrosinistra che ha voluto ostacolare la discussione in aula presentando oltre mille emendamenti”, ha dichiarato l'assessore alla Mobilità, Raffaele Cattaneo.

“Di fronte a questi numeri – ha spiegato Cattaneo - o teniamo inchiodato il Consiglio fino alla naturale conclusione della legislatura prevista per domani oppure, dobbiamo prendere atto che non c'è la volontà di approvarlo”.

Ma il Partito Democratico ha rispedito le accuse al mittente, considerando il ritiro della proposta di legge come “un atto dovuto”. “È stata la maggioranza, con i suoi ritardi e con le sue divisioni, a non onorare gli impegni presi con le amministrazioni locali e con gli operatori del settore dei trasporti”, ha detto il Consigliere regionale del Pd, Stefano Tosi.

Già ieri i democratici avevano affermato di considerare “una forzatura” l'intenzione della maggioranza di portare comunque il provvedimento in Aula, nonostante necessitasse di ulteriori approfondimenti in Commissione.

Per Cattaneo, rappresentante della Giunta Formigoni, invece, la proposta di riforma va bene così com'è. “Il Patto – ha ricordato Cattaneo - è stato sottoscritto da Cigl, Cisl e Uil, da diverse amministrazioni locali di centrosinistra e dai consumatori”. C'è attesa per la sua approvazione, ha ribadito l'assessore regionale, non solo per il pressing fatto in gennaio dai sindacati, ma anche perchè si tratta di “una legge necessaria e voluta da tutti”.

Ribatte Tosi (Pd), rifiutando l'invito a ritirare gli emendamenti: “La pubblicazione dei dati dimostrerebbe che non c’è stato alcun miglioramento del servizio e che le critiche dei pendolari e nostre sono più che circostanziate”.

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