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Stazione Centrale Stazione Centrale / Piazza Duca d'Aosta

Stazione Centrale, un omaggio ai migranti con la scultura di Velasco Vitali: "Sbarco"

Per quasi tre settimane, fino al 3 dicembre, i viaggiatori che usciranno dalla Stazione Centrale di Milano si imbatteranno in una grande canoa di acciaio sorretta da due uomini in bronzo con la testa e il busto coperti dallo scafo

Un'opera che è stata realizzata come omaggio a tutti i migranti, è lo "Sbarco", una scultura realizzata dal maestro Velasco Vitali. Da oggi, fino al 3 dicembre, tutti i viaggiatori che usciranno ed entreranno nella Stazione Centrale di Milano potranno ammirare l'opera: si tratta di una grande canoa  di acciaio sorretta da due uomini in bronzo con la testa e il busto coperti dallo scafo.

L'assessore comunale alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, assieme all'artista Velasco Vitali, ha inaugurato la scultura ribadendo, a dispetto delle perplessità già espresse dalla Lega, la sua interpretazione della scultura. "Milano ha fatto della sua solidarietà - ha affermato Finazzer - la cifra della sua identità e ora non può tradire questa sua vocazione. Questa è un'opera che parla al bisogno di ciascuno di noi di viaggiare e di accogliere chi sta approdando. Non è un caso che la scultura non sveli il volto dei due uomini che sorreggono lo scafo che riflette come uno specchio il volto della città: potremmo essere noi stessi, viaggiatori che viaggiamo non per arrivare ma per viaggiare".

L'opera, che secondo l'assessore può incarnare il manifesto della politica culturale della città,  è collegata alla personale di Velasco Vitali ospitata a Palazzo Reale e Finazzer dice ancora che "Una città cosmopolita come la nostra può trasformare i problemi in opportunità e l'arte e la cultura possono diventare un strumento per l'integrazione etnica".

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