La nota di Ferrovie dello Stato è laconica. Poche righe per denunciare pubblicamente che la troupe di Striscia la Notizia, guidata da Valerio Staffelli, «ha sfondato i varchi» della stazione centrale di Milano.

Staffelli stava "accompagnando" Carlo Tavecchio, presidente della Federazione Gioco Calcio, per consegnargli il Tapiro d'Oro: Tavecchio è infatti finito nella bufera per alcune frasi intercettate al telefono contro gli omosessuali e gli ebrei. Staffelli e la troupe hanno camminato fianco a fianco con Tavecchio dalle scale che partono da piazza Luigi di Savoia fino al binario del treno. In onda, però, non è "passata" la parte in cui hanno superato i varchi d'accesso.

Secondo Ferrovie dello Stato, la troupe «non aveva alcun biglietto e alcuna autorizzazione a entrare nella zona binari». Le regole devono valere per tutti, ma un principio del diritto vuole che si vada a vedere la ragione della regola: che, per i varchi, è sempre stata quella di evitare i piccoli furti nella zona binari, da parte di persone nullafacenti. Dubitiamo che Valerio Staffelli fosse lì per commettere furti. Da verificare invece l'altra accusa mossa a quelli di Striscia: Fs sostiene che «hanno spostato in malo modo una operatrice di protezione aziendale», che «ha sporto una querela presso la polizia ferroviaria».